1. |
Re Nudo
02:23
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Ho cambiato il senso della realtà
Il giorno in cui ho ucciso il vostro dio
L’ho visto morire tra stenti
Ignorando la sua propaganda
Ho pronunciato con disprezzo il suo nome
Fino a trovarne un significato
E Provo a ignorare la storia
Della radice che lo ha generato
La metamorfosi della parola
Senza sipario né altrove
Senza riflettere un istante
Alla perdita di dio
Ho pronunciato con disprezzo il suo nome
Fino a trovarne un significato
E Provo a ignorare la storia
Della radice che lo ha generato
E HO DERISO DAL BASSO IL POTERE
NEGANDONE IL RUOLO E L’AUTORITà
GLI HO PUNTATO UN DITO ALLA TEMPIA
PER GRIDARE”GUARDA IL RE è NUDO”
Attraverso i simboli della fede
Attraverso l’enfasi della morte
Che schiaccia il flusso della vita
Macera le teste dei sacerdoti
E allora non vengo in tuo nome
Io no,non uccido in tuo nome
La pienezza prosciuga il reale
E Il respiro di cristo scompare
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2. |
Tempi Moderni
03:03
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Meccanismo di mediocrità
Il tuo codice d’onore
La nazione dio e la famiglia
Che ti ingoia come bava
Sotto cumuli di lava
Il tuo odio è la tua bara
Sei un congegno di stupidità
E finto impeto sociale
Con gli sbirri e contro gli antifà
Sei marcio concime per buoi
Appendi ad un filo i tuoi eroi
Ma i tempi non cambiano mai
Di certo tu mi ucciderai
Meccanismo di modernità
Il tuo pane quotidiano
Aggressioni lame e violenza
e mi aspetti sotto casa
per ficcarmi in una bara…
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3. |
Mangia Insieme a Noi
03:32
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CREDI è COSì SE TI RAPPORTERAI ALLA PROBLEMATICA
GLI SPAZI TROVERAI
ANALIZZA IL RUOLO E LA GLOBALITà
GRATIFICAZIONI E CONFLITTUALITà
MANGIA INSIEME A NOI SAI NON C'è UN GRANCHè
SIEDI DOVE VUOI UN MINESTRONE C'è
IL FORMAGGIO è Là PEPE NON CE N'è
PRENDI IL VINO DAI E BEVI UN ALTRO PO
INSIEME A NOI
è CHIARO CHE L'EMOTIVITà NELL'ISTITUZIONE
DINAMICA NON HA
OTTICA E DIALIETTICA DELL'AUTONOMIA
INSOMMA STIAMO INSIEME MA OGNUNO A CASA SUA
SU RESTA QUI UNA TREGUA IN PIù PARANOIA E RECUPERO
NON SOCIALIZZI PIù
A LIVELLO UMANO UNA RISPOSTA C'è SON PROBLEMI TUOI
COSA VUOI DA ME
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4. |
Quello che non Voglio
03:14
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Un inutile scontro tra il domani e il ricordo
Unito e saldo impatto finto padre figlio
Un abbaglio di luce quando l’alibi è fermo
La deriva di un rapporto disperato e stretto
Un'inversa durata per fuggire dall’ora
Che ti ho dato alla vita per poi toglierti ancora
Sei Il profilo di una donna che è rimasta sola
Cosa cresce in un istante di passione nera??
Tu sei la distanza tra me e il mondo
Resta nella stanza dentro il tuo sogno
la tua assenza è il sapore che non voglio
il tuo silenzio è l’odore che non voglio
Una folata di vita che taglia e rinfaccia
In direzione ostinata lo stomaco abbraccia
Con occhi tremendi il presente s’affaccia
Sui pezzi di vetro che mastica e schiaccia
Ma lasciati indietro i sorrisi e il baccano
Sei sola in un tempo meschino e tiranno
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5. |
Radice di Due
03:24
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io invisibile al mondo
ormai l'ombra di un tempo
il richiamo di un canto
di un passato ormai spento
tre metri sotto terra
quattro dal grembo
di una vita che è misera
e devota al silenzio
un'impronta che non ricalca
una voglia che non aspetta
il nulla-
radice che rompe senza sforzo
polvere- vergogna- firmamento
perso ogni segmento nel pensiero universo
Saremo palazzi che crollano
Viali infuocati di vento
Un groviglio disfatto di vipere
Nel nome di Dio e della cenere
L’istante che squarcia la folgore
Divisa in un cielo violento
Santuari ribelli che esplodono
Feroce radice di due
assente privo di respiro
allungo ogni mio passo indietro
sprofondo all'interno di un patto
sono ciò che non hai visto
sono ciò che non hai fatto
tremendo il senso di questo contatto
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6. |
La Paura in Tasca
03:24
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Passo forzato di lucidità
Sotto le occhiaie il tramonto
La bocca piena di meschinità
Vita schiacciata e deserto
L’odio in eccesso si sveste
Sulla realtà che per ora detesto
Fiamma che innesca e trasforma
La tua vita in fiction di basso livello
Sei i pochi giorni di amara condanna
Nuda e su una salita che gronda
Sangue che impavido pulsa
L’urgenza di una rinuncia
Sei l’ombra lunga che s’avvolgerà
Ad un uomo che vive
Come un soffio che si agita
E la paura assorta reprime
Sei i pochi giorni di amara condanna
Nuda e su una salita che gronda
Sangue che impavido pulsa
L’urgenza di una rinuncia
Ma tutto intorno l’inferno
Gronda e riflette tremendo
Ogni giorni mi specchio e mi perdo
Con la paura in tasca
Se ho la paura in tasca
Che sfoglia nella testa
Un’immagine ferma e diversa
Un’attesa di gioia dispersa
La paura in tasca una bomba che innesca
Tre dita che stringon la vita che resta
Il nemico in vista alla porta che aspetta
tu abbassi gli occhi e li chiudi di fretta
Ma rialzi la testa e attraversi la stanza
Ti fermi perplessa davanti lo specchio
E quello che vedi ha perso il suo senso
Quello che indossi ti lacera dentro
E allora ti perdi dietro un profilo
Confondi alle onde la morte e l’amore
Tenace e infernale la tua ossessione
Violenta e tremenda come una lezione
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7. |
Dillinger
02:52
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Nella cauta ragnatela del cervello che si accende appena
Con luci salate che ti sfiorano e ti lasciano
Per un più solido amore ritrovato poi riperso e odiato
Coprire grandi distanze senza una ragione vera
Stordito dal sonno attraverso finestrini aperti da cui entra la notte
Che ti gonfiano la camicia fino a scoppiare
Infila a un semaforo rosso e una Smart blu che ti sfreccia affianco
Il fuoco notturno e disfatta
La disfatta
Scorpioni rottami pesi da portare mazzette uffici comunali
Ex mogli ex facce ex vite
Una lettera dall’inferno firmata dal demonio e due ore di fila allo sportello
E la bocca piena di denti cariati
Oggi ho camminato nel sole
Per le strade di questa città
Oggi ho camminato nel sole
Nell’inferno di questa città
Chiusi nel vetro come pesci rossi in mezzo ai piranha
Con un sorriso orribile stampato in faccia
Senza vedere nulla di buono in me
Senza imparare nulla da voi
Senza essere nulla per me e per voi
Dando la giusta importanza alle cose importanti
Tipo noi qui seduti a bere campari con l’aranciata
O il tramonto che uccide il giorno e la sera profumata di sudore
Che di solito mi distrae e mi cattura
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8. |
Otto Ore
04:08
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Come Aria che non passa
un coperchio sul giorno
di cemento
una catena ai raggi
di un sole ormai freddo
esausto nel buio
all'alba di un disastro
disarmo di menti affogate
è schiavismo
un corso di comando
o di innato risveglio
dell'odio profondo per l'uomo al tuo fianco
speranza crudele di arrivare in alto
speranza crudele di salire dal basso
Aria che non passa
Qualche ora in un forno
E lamento
una calma che illude
e che sembra tormento
uno spunto,un inizio
della fine col cappio
di una corda al soffitto
penzolando
poco più di un oggetto
colorato ma spento
poco più di un oggetto
disarmante risveglio
disperato e crudele
sei un intreccio di vene
che riportano in basso
SOLO COME UN BOIA un ora DOPO IL TRADIMENTO
SOLO COME AMIANTO FISSO ANCORA NEL CEMENTO
SOLO COME IL GIORNO RIPETUTO IN OTTO ORE
DENTRO GABBIE AZIENDE UNO ZOO DI PERSONE
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9. |
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Passa un anno dalla fine di tutto
Un passo falso un ora un giorno
Potesse l’oggi andare indietro a turno
Le mie incertezze sopra un vassoio
E ti ho cercato dentro un soffio di vento
Niente è scontato se lo dai per scontato
Ogni peccato è sempre buono e giusto
Ogni mio stupido difetto
Nessuno scempio se imploro il vento
Imploro il vento di soffiare in alto
Nessuno scempio se ti cerco nel vento
Un ormai timido averti a fianco
E passa un anno dalla fine di tutto
Un passo falso un ora un giorno
Potesse l’oggi andare indietro a turno
Le mie incertezze sopra un vassoio
E ti ho cercato dentro un soffio di vento
Niente è scontato Niente è scontato
Ogni peccato è sempre buono e giusto
E ogni mio stupido difetto
Guardavo a terra quello che è profondo
Guardavo i passi e la mia impronta nel mondo
Guardavo a terra quello che è profondo
Guardavo i passi e la mia impronta nel mondo
Nessuno scempio se imploro il vento
Imploro il vento di soffiare in alto
Nessuno scempio se ti cerco nel vento
Un ormai timido averti a fianco
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10. |
Omicidio
02:20
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di mattina mi svegliavi presto
per andare al mare
e l’alba prima del mio ritorno
m’hai insegnato a ballare
e sono stato al tuo fianco
per non restare solo
spero abbia apprezzato gli anni
di duro lavoro
e mi guardavi crescere
con un sorriso strano
io pensavo fosse odio
ricalcato invano
ma sei rimasta al mio fianco
per non restare sola
stringo tra le mani il senso
di una notte vuota
Rit.
E abbraccio forte un tempo
Che non tornerà
M’aggrappo madre al tuo respiro
Che mi mancherà
Abbassando le finestre
Su ciò che non è stato
Hai sepolto in fondo al cuore
Il nostro passato
E siamo stati bugiardi
Per non restare soli
Rit.
Il vortice di questo tempo
Non ti salverà
M’aggrappo madre al tuo respiro
e muore la mia età
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11. |
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Per questo freddo scaltro che ridendo scenderà
Caduti per sbaglio da un orizzonte svuotato e a tratti sbagliato
Due facce strette scavate dal tempo affamato e distante
Poche stupide ombre sotto un cielo di semafori
Trova la verità ! trova la verità! In un bicchiere sbattuto per terra
Non vorrei doverti dire che…che il tuo domani è già pieno di niente
Cos’è la libertà? Cos’è la libertà? E accartocci il tuo drappo di stelle
non vorrei doverti dire che…che ieri eri poco più di niente
Sputando i denti in aria bestemmi le tue streghe
Nascondi tra i capelli sciolti il tabacco e un’altra scusa
Stringendo forte a te il filo morso dei pensieri
E spegni tra le braccia conserte la tua ultima sigaretta
Trova la verità ! trova la verità! In un bicchiere sbattuto per terra
Non vorrei doverti dire che…che il tuo domani è già pieno di niente
Cos’è la libertà? Cos’è la libertà? E accartocci il tuo drappo di stelle
non vorrei doverti dire che…che il tuo domani è già pieno di niente
Che c’è dopo di te? Che c’è dopo di me? Un respiro strappato dal petto
non vorrei doverti dire che…che già ieri eri poco più di niente
Eri poco più di me
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